Le mastopatie nei nostri animali d'affezione sono in crescente aumento ed oltre ai problemi estetici determinano, in alcuni casi e specie, conseguenze più o meno gravi. Inizialmente i tumori mammari erano maggiormente studiati, data la rilevante casistica soprattutto in cane e gatto dove insorgevano di frequente in soggetti non sterilizzati o che...
il periodo autunno-inverno
La fase del letargo delle tartarughe di terra
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Nei mesi autunnali ed invernali le nostre tartarughe di terra vanno incontro ad un periodo della loro vita delicato ed importante, rappresentato dal LETARGO INVERNALE. L'abbassamento della temperatura ambientale al di sotto dell' optimum per la specie riduce il metabolismo basale dei nostri animali con conseguente riduzione delle normali attività fisiologiche dell'animale come alimentazione, riproduzione, digestione, difese immunitarie. L'animale quindi diventa più suscettibile ad infezioni, costipazioni, bilancio energetico negativo. La fase del letargo va preparata sospendendo l'alimentazione qualche giorno prima del letargo e sottoponendo l'animale ad un controllo veterinario; infatti un esperto in animali esotici saprà definire meglio lo stato di salute dell'animale ed effettuare l'esame coprologico alla ricerca di eventuali parassiti intestinali; evidenziare scoli nasali, scialorrea o riduzioni di peso che potrebbero pregiudicare il risveglio dell'animale, infatti il letargo andrebbe condotto in un animale sano o se sottoposto a terapia dopo un certo tempo per consentire lo smaltimento delle molecole farmacologicamente attive. Il letargo quindi va inteso come momento molto delicato per i soggetti terrestri ma anche acquatici e bisogna intervenire per tempo per non portare a morte l'animale durante questa fase.
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I TUMORI MAMMARI IN CANE E GATTO E NEGLI ANIMALI NON CONVENZIONALI
Le mastopatie nei nostri animali d'affezione sono in crescente aumento ed oltre ai problemi estetici determinano, in alcuni casi e specie, conseguenze più o meno gravi. Inizialmente i tumori mammari erano maggiormente studiati, data la rilevante casistica soprattutto in cane e gatto dove insorgevano di frequente in soggetti non sterilizzati o che presentavano delle forme infiammatorie croniche della ghiandola mammaria. Ad oggi l'incidenza maggiore permane nei soggetti che non hanno subito interventi di castrazione o sterilizzazione, soggetti che sono ripetutamente soggetti a pseudogravidanze o in seguito a sviluppom di mastiti non trattate. I tumori mammari vanno facilmente incontro a metastatizzazione soprattutto in organi come polmone o tessuti muscolari che complicano ulteriormente il quadro clinico e rendendone limitatamente possibile l'escissione del tessuto mammario interessato o una sterilizzazione. Lo sviluppo dell'allevamento dei nuovi animali da compagnia ha centrato l'interesse anche su questa specie sulle cause e conseguenze di adenomi o adenocarcinomi mammari; specie particolarmente colpite sono coniglio e ratto, in misura minore cavie, furetti e criceti. Nei lagomorfi (coniglio e lepre) spesso i tumori mammari sono maggiormente presenti in soggetti non sterilizzati, la disseminazione metastatica è possibile cosiccome, sempre entro il limite del possibile ed eticamente accettabile, l'escissione chirurgica. Nei miomorfi (ratti) spesso i tumori mammari raggiungono dimensioni notevoli tanto da impedire il movimento all'animale;questa specie presenta un tessuto mammario che si prolunga dalla zona del collo fino alla zona inguinale e risulta facile percepire quanto una modificazione del tessuto mammario alteri il benessere dell'animale. Nei ratti in genere sono tumori benigni, difficilmente metastatizzano e difficilmente sono interessate contemporaneamente tutte le mammelle, è descritta un'elevata recidiva. Nei miomorfi l'elevato tenore in grasso nell'alimentazione è stato descritto come fattore predisponente nello sviluppo degli adenomi/adenocarcinomi mammari ma rimangono supposizioni in fase di studio. Di certo anche nei nuovi animali da compagnia l'incidenza tumorale viene ridotta con la sterilizzazione chirurgica o chimica attraverso impianti di deslorelina sottocutanei ad elevata efficacia e durata variabile a seconda della specie.
Dott. Valerio Coratti
LA SCELTA DI STERILIZZARE IL PORCELLINO D'INDIA
l'intervento chirurgico di sterilizzazione del coniglio da compagnia è volto a riduzione del numero delle nascite, con aumento del numero esponenziale dei piccoli ai quali è doveroso trovare una sistemazione, ridurre l'incidenza delle neoplasie dell'apparato riproduttore sia del maschio che della femmina, riduzione del comportamento di demarcazione...
L' iperestrogenismo del furetto
L'iperestrogenismo del furetto può essere identificato come una forma clinica di eccessiva produzione di ormonale sessuale o come sindrome secondaria ad ipercorticosurrenalismo. l'eccessiva produzione di estradiolo e cortisolo da parte della ghiandola surrenale produce nel furetto aspetti riconducibili ad un calore persistente accompagnati da...