Medico Veterinario

 cani, gatti, furetti, conigli e piccoli esotici

PRONTO INTERVENTO

Dr. Valerio Coratti, Veterinario
Ambulatorio veterinario "S. EMILIANO"

VIA MADONNA 65, 06039 TREVI (PG)
Tel. 3394543418

Spoleto -Perugia-Foligno-Terni

corattivalerio@gmail.com

airone1983@yahoo.it

www.facebook.com/valeriocoratti


ORARI DI APERTURA

Lunedì - sabato
09.30-12.00
16.00-19.00

L'ULTIMO VIAGGIO IN AUTO

La mia professione spesso mi pone davanti a scelte abbastanza difficili ma da prendere con coscienza professionale ineccepibile. L'eutanasia credo sia uno degli argomenti che noi veterinari, chi più chi meno, temiamo molto e che vorremmo venga effettuata il più tardi possibile sui nostri pazienti e sul nostro animale di proprietà. Il termine "eutanasia" deriva dall'unione delle parole greche "eu" e "thànatos", che in italiano si traducono rispettivamente con "bene" e "morte". Il significato letterale di eutanasia è quindi "buona morte" o "morte a fin di bene". Nel pensiero filosofico antico questa parola si riferiva a una morte tranquilla e naturale, accettata serenamente e corrispondente al perfetto compimento della vita. Tante volte mi sono domandato quale fosse il turbinio di emozioni in quel momento nei miei pazienti e nei loro proprietari; provo ad aprire cuore e mente e presupporre cosa possa succedere in quegli ultimi attimi di vita di un paziente e nell'animo nei primi minuti dopo la decisione di porre fine alle sofferenze del proprio animale, nei primi attimi dopo che tutto ormai è compiuto. Io credo che l'ultimo viaggio in auto con il mio gatto sia il viaggio dei dubbi e della speranza che sia solo un brutto sogno; accanto a me una creatura che ha un male incurabile, poche speranze, il veterinario che mi parla di eutanasia, io che vorrei allontanare quel pensiero, ma sono più attanagliato dalle urla strazianti di dolore del mio animale domestico. In una vita insieme ne abbiamo passate tante, sarà il viaggio, l'ultimo viaggio, ma sarà solo un arrivederci, è il viaggio in cui ti riaffiorano tutti i ricordi, magari scappa qualche lacrima, ma magari anche qualche risatina sommessa; parliamoci chiaro io e te non abbiamo sempre e solo sofferto ma abbiamo anche riso tanto e dentro quelle quattro mura o pochi metri quadrati ci siamo dati quelle tenerezze, carezze, baci, fusa, graffi, morsi che solo io e te sappiamo, che chi non ha un animale domestico non potrà mai capire. Sono tutti bravi a criticare per un animale in casa perchè è poco igienico, è sbagliato, quante ne ho sentite.... quindi tu per loro sei stato sbagliato. No, tu per me sei stata una delle cose più giuste e belle che ho fatto in vita mia, non è stato facile per te tenere testa ai miei cambi di umore, quando ti allontanavo da me perche ero nervoso ma tu tornavi sempre accanto a me, eri sempre dietro quella porta, sei sempre stato ciò che vedevo per primo al mattino e ciò che vedevo per ultimo alla sera. Io so che ultimamente hai sofferto ma non ti sei mai allontanato da me; non credo che lo facessi per cercare aiuto ma lo hai fatto perchè dovevi portare a termine il tuo compito fino all'ultimo respiro, fino al tuo ultimo miagolio, fino alle ultime fusa, quello di starmi vicino. Nessuno obbliga un animale a stare vicino al proprio proprietario, non è essere addomesticato che fa di te un buon animale da compagnia, è una dote che come nessuno te l'ha mai data, nessuno te la potrà mai togliere, si chiama amore incondizionato, quello che spesso a noi umani manca. Ti guardo e vedo ancora te nel pieno delle tue forze, perchè in fondo a quegli occhi che sono ancora pieni di dignità c'è una forza spaventosa, quella che stai dando anche ora a me, per dirmi io ci sarò sempre, cercami, ascoltami nel silenzio di casa, mi sentirai nel momento in cui avrai più bisogno di me. Io ci sarò per il mio animale anche questa volta, non ti lascio solo, non sono codardo e che tu te ne vada tra 5 o 10 minuti dopo l'anestesia saranno minuti passati in più insieme a te anche quando non sentirai più la mia voce, non mi sentirai piangere o singhiozzare, mi vedrai offuscato come dietro un vetro. Io invece guardandoti negli occhi vedrò me stesso mentre ti spegni, vedrò un uomo che sta rimanendo da solo. Il mio gatto non so se in mezzo alle fatiche e ai dolori dell'ultimo periodo sia cosciente di quello che sta per succedere, credo mi terrà la zampa sulla mano come ha sempre fatto durante i viaggi. ma quella zampa sulla mano non avrà lo stesso significato delle altre volte. Credo che in quegli attimi il mio gatto possa dirmi:" ho capito solo ora quanto mi vuoi bene, ti ringrazio, ora sono libero e ci vediamo   

Someday I'll wish upon a star, 

wake up where the clouds are far behind me

Where trouble melts like lemon drops

High above the chimney tops,

that's where you'll find me

somewhere over the rainbow"

il periodo autunno-inverno

La fase del letargo delle tartarughe di terra

Nei mesi autunnali ed invernali le nostre tartarughe di terra vanno incontro ad un periodo della loro vita delicato ed importante, rappresentato dal LETARGO INVERNALE. L'abbassamento della temperatura ambientale al di sotto dell' optimum per la specie riduce il metabolismo basale dei nostri animali con conseguente riduzione delle normali attività fisiologiche dell'animale come alimentazione, riproduzione, digestione, difese immunitarie. L'animale quindi diventa più suscettibile ad infezioni, costipazioni, bilancio energetico negativo. La fase del letargo va preparata sospendendo l'alimentazione qualche giorno prima del letargo e sottoponendo l'animale ad un controllo veterinario; infatti un esperto in animali esotici saprà definire meglio lo stato di salute dell'animale ed effettuare l'esame coprologico alla ricerca di eventuali parassiti intestinali; evidenziare scoli nasali, scialorrea o riduzioni di peso che potrebbero pregiudicare il risveglio dell'animale, infatti il letargo andrebbe condotto in un animale sano o se sottoposto a terapia dopo un certo tempo per consentire lo smaltimento delle molecole farmacologicamente attive. Il letargo quindi va inteso come momento molto delicato per i soggetti terrestri ma anche acquatici e bisogna intervenire per tempo per non portare a morte l'animale durante questa fase.  

I DISTURBI GASTROENTERICI NEL CONIGLIO

Una corretta gestione alimentare del coniglio permette di mantenere il suo benessere psico-fisico e la funzionalità del tratto gastroenterico. Nella pratica clinica quotidiana si possono rinvenire feci normali, poltacee fino a diarrea mucosa. E' necessaria l'educazione del proprietario nella distinzione tra FECI DURE o PELLET FECALI e CIECOTROFO, prodotto dalla fermentazione cieco-colica e che viene riassunto per bocca dall'animale, ricco in vitamine e acidi grassi. Negli ambienti frequentati dall'animale possiamo rinvenire entrambe le tipologie, solo una di esse o nessuna. In passato era pensiero comune associare la mancata assunzione del ciecotrofo ad un'imminente stasi/blocco gastroenterico del coniglio; invece evidenze scientifiche hanno dimostrato come la mancata assunzione del ciecotrofo sia un campanello di allarme di una errata alimentazione. Il contenuto di questa sostanza in acidi grassi volatili lo rende appetibile e quindi invoglia l'animale ad assumerlo; i conigli che mangiano fieno, verdure e erba fresca assumono il ciecotrofo in quantità maggiore rispetto a quelli alimentati con pellet o mangime commerciale. Si rende evidente come la fermentazione del fieno o delle verdure determini un maggior contenuto in acidi grassi volatili rispetto a quello prodotto dalla fermentazione del pellet o ad esempio della frutta. La diarrea nel coniglio può essere riconducibile a tre gruppi di cause: alimentazione, cause infettive e cause parassitarie. Ecco perchè risulta essenziale l'esame coprologico di routine, correggere eventuali errori alimentari nel management e curare, dopo adeguate indagini, qualsiasi sviluppo batterico anomalo della popolazione microbica intestinale.


Le mastopatie nei nostri animali d'affezione sono in crescente aumento ed oltre ai problemi estetici determinano, in alcuni casi e specie, conseguenze più o meno gravi. Inizialmente i tumori mammari erano maggiormente studiati, data la rilevante casistica soprattutto in cane e gatto dove insorgevano di frequente in soggetti non sterilizzati o che...

l'intervento chirurgico di sterilizzazione del coniglio da compagnia è volto a riduzione del numero delle nascite, con aumento del numero esponenziale dei piccoli ai quali è doveroso trovare una sistemazione, ridurre l'incidenza delle neoplasie dell'apparato riproduttore sia del maschio che della femmina, riduzione del comportamento di demarcazione...

 SERVIZI

 


VACCINAZIONI E VISITE 



CONSULENZE


VISITE DOMICILIARI

Le cure migliori per il tuo animale

© 2018 Valerio Coratti. tutti i diritti riservati
Creato con Webnode
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia